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Minusvalenze: sai come recuperare il credito fiscale?

Agosto 2020 - Vuoi informazioni sull'articolo? WhatsApp 339/1716271




Se hai dei soldi investiti, tra i tanti fogli che la tua Banca ti invia (tramite posta o tramite il servizio internet), è molto probabile che tu abbia ricevuto, almeno una volta, una lettera con scritto "certificazione capital gain" o “certificazione minusvalenze”

E' importante che tu mi ascolti: ritrova quel foglio e mettilo da parte! Adesso ti spiego di cosa si tratta, come può esserti utile e soprattutto cosa fare per recuperare questo “credito fiscale”.

Cosa sono le MINUSVALENZE


lo dice il nome stesso MINUS – VALENZA ovvero minor valore.


Se hai realizzato delle minusvalenze (e lo sai perché la Banca ti ha inviato la relativa comunicazione), significa che hai venduto uno strumento finanziario ad un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto, in poche parole hai disinvestito in perdita qualcuno dei tuoi investimenti.


  • La cosa positiva è che è possibile recuperare queste minusvalenze, e sono utilizzabili fino a 4 anni dopo l’operazione che le ha generate.

  • La cosa negativa è che non tutti gli strumenti ti permettono di recuperarle.


  • Fai attenzione: se hai delle minusvalenze non significa in assoluto che hai perso dei soldi.

Magari nel frattempo hai ricevuto delle cedole o dei proventi superiori all'importo della minusvalenza stessa; oppure i soldi sono stati reinvestiti in un altro strumento finanziario che sta guadagnando moto di più di quanto hai perso!


In questo momento, la cosa più importante che devi sapere è che puoi recuperare le minusvalenze realizzate, portando così valore aggiunto al tuo portafoglio.

Ti spiego PERCHÉ


Quando vendi uno strumento finanziario che hai in Portafoglio si possono verificare due casi:

  1. realizzi un guadagno o capital gain (plusvalenza);

  2. realizzi una perdita (minusvalenza)

Il Fisco italiano stabilisce che le plusvalenze sono tassate (dal 1° luglio 2014) con l’aliquota del 26%, mentre le minusvalenze originano un credito fiscale. Puoi recuperare tale credito dai futuri guadagni (plusvalenze) nell'arco dei quattro anni successivi.

Dunque entro il 31 Dicembre 2020 potrai recuperare le minusvalenze del 2016. In caso contrario perderai tale importante beneficio.

E’ la tua banca che funge da sostituto d’imposta, applicando l’imposta sulle plusvalenze e tenendo in memoria le minusvalenze che verranno compensate QUANDO POSSIBILE.


QUANDO POSSIBILE…. IL PROBLEMA E’ PROPRIO QUESTO.

Perché, come ti ho già anticipato, NON TUTTI I PRODOTTI FINANZIARI permettono di recuperare le minusvalenze.


non possono compensare minusvalenze:

  • gli ETF;

  • i fondi comuni di investimento;

  • le cedole delle obbligazioni;

  • i dividendi delle azioni.


consentono di recuperare minusvalenze:

  • le azioni;

  • le obbligazioni;

  • gli Etc (io utilizzo spesso quelli sull’ ORO);

  • i Certificati;

  • i Derivati (opzioni e futures)


Facciamo un esempio:

  1. Hai bisogno di liquidità per comprare l’auto e decidi di disinvestire parte dei tuoi risparmi.

  2. Così ieri hai venduto le azioni della società ALFA sulle quali , purtroppo, hai realizzato una perdita di 1000,00 euro (generando una minusvalenza di 1000 euro).

  3. Oggi vendi il fondo azionario BETA in guadagno di 1000 euro pensando di fare ‘pari’ ma sul guadagno devi comunque pagare il 26% di tasse indipendente dalle minusvalenze accantonate(perché il fondo non compensa).

  4. Solo con la vendita di altri strumenti, ad esempio azioni, certificati ed ETC, ovviamente in guadagno, avresti evitato le tasse!


IMPORTANTE:


Se hai delle minusvalenze, devi inserire nel tuo portafoglio strumenti diversificati che ti permettano di recuperarle.

Infatti se hai solo strumenti di risparmio gestito, come i Fondi Comuni e gli ETF, non riuscirai mai a compensare le minusvalenze pregresse e pagherai l’imposta tutte le volte che guadagni.

Adesso riprendi in mano quel foglio con la certificazione delle minusvalenze:


Hai minusvalenze che scadono a fine anno???


Se non vuoi perdere il credito fiscale derivante dalla minusvalenze in scadenza è indispensabile che entro fine anno tu riesca a generare guadagni su strumenti finanziari che ti permettano di recuperarle.


A tale proposito ti informo che generalmente, nella seconda parte dell’anno, le varie società specializzate in materia, emettono Certificati proprio con lo scopo di recuperare le minusvalenze pregresse.


Dal punto di vista fiscale i certificati sono a mio parere lo strumento più efficiente.

I Maxi cedola, ad esempio, prevedono il pagamento condizionato di una prima cedola che può arrivare anche al 30%( questo perché incorporano nella prima cedola gran parte del rendimento potenziale che si può ottenere durante la vita finanziaria del Certificato).


I certificati sono strumenti complessi.


Sul mercato secondario se ne trovano moltissimi, emessi da diverse banche e società specializzate, ma prima di acquistarli è fondamentale comprenderne bene il funzionamento e i rischi.


Se sei interessato ad approfondire l’argomento e vuoi maggiori informazioni, contattami.
Se hai minusvalenze che scadono nei prossimi anni, ti consiglio comunque di cominciare a prepararti per tempo per riuscire a recuperarle!

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