La conosci la storia di quel pensionato che ogni mattina suona il campanello all'inquilino del piano di sotto e gli dice: “Buongiorno. Tutto bene? Allora, mi raccomando, non faccia tardi al lavoro perché deve pagare la mia pensione!"
Te lo sei mai chiesto CHI un domani pagherà la tua pensione?
Nel futuro sono previsti sempre più anziani e sempre meno giovani…
Secondo le STIME ISTAT - scenario mediano,
a fronte di una popolazione attuale di circa 60 milioni, si prevede che:
nel 2045 avremo una popolazione residente attesa di circa 59 milioni
nel 2065 la popolazione è stimata addirittura intorno 54,10 milioni con rapporto di 168,7 anziani contro 100, ormai siamo il secondo paese più vecchio del mondo dopo il Giappone…
Poche NASCITE
Siamo passati dai primi del ‘900 quando ogni coppia aveva tra i quattro e i cinque figli, ai tre figli negli anni '30, due negli anni '70, mentre oggi la media è soltanto di 1,2 figli per famiglia.
Da due individui ne nasce soltanto uno o poco più
e le nascite si stanno quasi dimezzando ad ogni generazione.
Se continuerà così i giovani italiani si ridurranno al lumicino.
Solo se una coppia genera due figli mantiene normale il tasso di riproduzione.
E solo se anche ognuno di questi due figli avrà a sua volta due figli, così che ogni quattro nonni ci saranno quattro nipotini.
Ma se da una coppia nasce un solo figlio (vedi figura sopra), come sta ormai quasi avvenendo, e questo a sua volta avrà un solo figlio, alla fine non saranno nati quattro nipotini, ma uno soltanto.
In altre parole, in due sole generazioni le nascite si saranno ridotte di ben quattro volte!
Cresce in numero degli ANZIANI
Nel frattempo sta aumentando vertiginosamente il numero degli anziani per effetto dell'allungamento della vita.
Pensionati sempre più numerosi e sempre più longevi, le cui pensioni dovranno essere pagate da generazioni sempre più esigue e con un carico fiscale sempre maggiore sulle proprie spalle.
Tutto questo sta generando già oggi profonde ripercussioni non solo sulle pensioni per l'aumento crescente dei pensionati, ma sulle spese sanitarie, per l'aumento dei costi delle cure, e anche sulla produzione del reddito, perché si assottiglia la fascia della popolazione attiva, che dovrà quindi essere molto più efficiente per produrre reddito.
Cambia radicalmente il rapporto tra chi lavora e chi è in pensione
Nel 1960, su dieci persone che lavoravano ce n'erano solo tre in pensione.
Nel 2020, secondo Eurostat (ufficio studi statistici dell'Unione Europea)l’Italia si posiziona agli ultimi posti nella classifica sul rapporto tra occupati e pensionati nei diversi Paesi dell’Unione,
con più pensionati che lavoratori attivi (anche a causa dalla crisi generata dalla diffusione del Covid-19, che ha comportato un calo degli occupati).
Le proiezioni Eurostat per il 2100 mostrano che in Italia
per ogni persona in età lavorativa ci saranno due pensioni da pagare
Quali saranno le conseguenze di questa situazione?
Come funziona esattamente il sistema pensionistico italiano e quali sono i rischi che si tenta di correggere?
Primo punto molto importante: le pensioni sono un risparmio forzato da giovani.
Quando si hanno le forze e la salute per lavorare non si consuma tutto quello che si guadagna, ma se ne mette da parte una quota per quando si sarà vecchi.
In pratica per legge siamo costretti a comportarci come parsimoniosa e formiche, anche se forse preferiremmo fare le cicale.
Ma dove vanno a finire questi risparmi? E come ci vengono restituiti una volta in pensione?
In realtà non ci sono salvadanai dove vengono conservati i soldi risparmiati, ma una specie di CASSAFORTE COMUNE.
Chi è giovane mette i suoi risparmi nella cassaforte comune e chi è anziano ritira la pensione dalla stessa cassa, che quindi è sempre vuota.
Poiché quello che viene versato, viene subito ritirato, chi pagherà le pensioni di chi oggi è giovane? Verranno pagate dai giovani futuri quando chi oggi lavora sarà andato in pensione.
Insomma, è quello che viene chiamato il PATTO FRA GENERAZIONI.
Ognuna paga, ma sa che quando sarà vecchio qualcun altro pagherà per lui.
Ma ci sono dei rischi!
1 - Il pericolo più grande è proprio l'invecchiamento della popolazione. I pensionati sono ormai più numerosi dei giovani lavoratori e poiché vivranno più a lungo, riceveranno la pensione per più anni.
2 - Il secondo pericolo sono le crisi economiche. Se l'economia non va bene e aumentano i disoccupati, ci saranno meno persone che versano i loro risparmi nella cassa comune.
3 - Il terzo pericolo sono i rischi politici. In definitiva chi controlla la cassa è il potere
politico, e il politico per ricevere voti può promettere più di quello che il sistema riesce a mantenere. Non sarebbe la prima volta che accade!
L'unico modo perché questo sistema funzioni e sia equo è che le pensioni siano commisurate ai contributi versati nel corso della carriera lavorativa e alla durata media della vita da pensionati.
Senza questo meccanismo di giustizia finanziaria ci sono oggi anziani che ricevono pensioni maggiori dei contributi versati, mentre i giovani di oggi, quando domani saranno anziani, riceveranno pensioni inferiori a quanto hanno risparmiato.
Riflettiamo allora… l'interferenza tra economia e demografia è sicuramente il nodo della questione!
Se il boom demografico italiano ha coinciso con il miracolo economico degli anni Cinquanta e Sessanta, il crollo delle nascite ha combaciato con il declino economico e l’esplosione del debito pubblico negli anni Ottanta e Novanta.
Inoltre l’invecchiamento della popolazione spinge verso un modello politico-economico che privilegia gli interessi (e il consenso) degli anziani a scapito di quelli dei giovani, in barba ad ogni criterio di equità intergenerazionale.
Acquisire consapevolezza dei cambiamenti e delle sfide che il futuro ci impone, ci dà la possibilità di non farci cogliere impreparati!
Comincia da subito a crearti un piccolo accontamento personale! Questo 'gruzzoletto', se investito nel modo giusto, grazie al tempo crescerà e ti aiuterà ad affrontare con serenità il tuo domani!
Silvia Morelli
Consulente Patrimoniale
Febbraio 2021 - Vuoi informazioni sull'articolo? WhatsApp 339/1716271
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