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ORIENTARSI oggi negli INVESTIMENTI tra rischio inflazione, tassi in rialzo e azioni che oscillano



Quando decidi di investire i tuoi risparmi dovresti innanzitutto capire per quale motivo lo stai facendo


Quale è il tuo scopo? A cosa dovrà servirti il tuo denaro?


1 - Stai forse pensando di generare un reddito costante, così da integrare la pensione, perché magari temi che questa non sarà sufficiente a permetterti di mantenere l’attuale tenore di vita?


2 - Ti accontenti di salvaguardare il valore attuale del tuo patrimonio nel tempo affinché non venga eroso dall’inflazione?

Ma se è così, conosci l’attuale tasso di Inflazione giusto per farti due conti?


3 - Desideri semplicemente accrescere il valore del capitale iniziale?


In tal caso dovresti anche chiederti quanto desideri che il tuo capitale aumenti e quanto tempo hai a disposizione.


Ma soprattutto… quanta volatilità sei disposto a sopportare? In parole semplici, quanto sei disposto a vedere oscillare i tuoi investimenti?


La volatilità è un ingrediente ineliminabile del processo di investimento


Sa essere molto sgradevole e spesso arriva in modo inaspettato, tuttavia è sempre e comunque un fenomeno congiunturale e non strutturale e il tempo la 'addormenta' fino a renderla innocua.


Possiamo allora considerare il tempo come il sonnifero della volatilità:

su orizzonti temporali più prolungati, la storia – e prima ancora la matematica – ci confermano che i mercati diventano molto più prevedibili, questo significa che più tempo avrai a disposizione per i tuoi investimenti, meno dovrai preoccuparti delle oscillazioni dei mercati.


Una volta definito l'obiettivo e il profilo d’investimento, la vera sfida sarà poi riuscire a restargli fedeli nonostante le repentine variazioni dei mercati possano indurci nella tentazione di rivedere le nostre scelte.


Il 2022 ci sta mettendo alla prova


Questi primi mesi del 2022 hanno visto un forte incremento della volatilità e sicuramente in molti hanno cominciato a preoccuparsi nel vedere oscillare con maggiore intensità i propri risparmi: cosa fare?


L’inizio dell’anno è stato particolarmente complesso per i mercati finanziari soprattutto a causa dei timori di una stretta monetaria delle Banche Centrali.


A questo si sono aggiunte le tensioni tra Russia e Ucraina, il rialzo dei prezzi delle materie prime, i risultati sotto le attese da parte di alcune aziende americane di alto profilo.


Inoltre il Covid ha continuato ad imperversare con la variante Omicron, meno pericolosa ma molto più contagiosa, costringendo a casa moltissime persone, impattando negativamente, ancora un volta, sulla produzione di beni e l’erogazione di servizi in Italia e nel mondo.


Mentre l' INFLAZIONE continua a crescere, erodendo giorno dopo giorno il nostro potere di acquisto, i TASSI DI INTERESSE sono in rialzo con mutui e finanziamenti che diventeranno sicuramente più cari.

Nel frattempo, per le tante cause sopra elencate, sui mercati finanziari, sia azionari che obbligazionari, è tornata la VOLATILITA' con tutta la sua capacità di intimidire e atterrire ogni investitore alla disperata ricerca di una soluzione per i suoi risparmi.


Le esperienze passate ci aiutano a capire


E' utile allora ricordare che l'attuale correzione del mercato azionario è perfettamente in linea con quelle registrate durante altri momenti di repentino rialzo dei tassi d’interesse nella storia recente

Dal 2010 si sono verificati ben sei episodi in cui i rendimenti reali dei tassi sono saliti molto più velocemente di quanto ci si aspettasse.

Durante questi periodi l’indice di borsa statunitense S&P 500 ha accusato una perdita media del 6,7%, non lontano da quanto osserviamo oggi.


Gli incrementi dei tassi d’interesse sono sempre un fattore che aumenta la volatilità ma, superato lo shock iniziale, raramente hanno un impatto negativo sui mercati azionari.


Dal 1983 le azioni sono salite in media del 5% nei tre mesi precedenti il primo rialzo dei tassi della Fed.


E, anche se la volatilità è aumentata subito dopo l’avvio del ciclo di rialzo dei tassi, nel passato è accaduto che gli indici AZIONARI siano poi SALITI MEDIAMENTE DEL 5% nei sei mesi successivi

(fonte UBS articolo WSI)


Tornano a soffiare venti di guerra


L'inasprimento delle tensioni in Ucraina e il possibile scoppio di una guerra, certamente contribuiscono ulteriormente alla attuale instabilità dei mercati.


A tal proposito vorrei ricordare quanto accaduto nel 2018:

è stato definito annus horribilis per la finanza con tutti i mercati finanziari in caduta libera principalmente a causa del repentino rialzo dei Tassi di Interesse;

proprio nello stesso periodo (2017-2018) abbiamo vissuto anche le criticità della guerra dei dazi tra Usa e Corea del Nord, una guerra commerciale che abbiamo spesso temuto potesse sfociare in un vero e proprio conflitto bellico.


I titoli dei quotidiani del periodo, sono la riprova, nel caso ce lo fossimo dimenticato, delle tensioni vissute e di come nella pratica i mercati finanziari le abbiano, come sempre, facilmente superate senza lasciare traccia.


Cosa fare? Fai dell’incertezza la tua alleata


Avrai ormai compreso che se decidi di investire nei mercati finanziari e, in particolare, in quello azionario, devi aver chiaro in mente che parteciperai a un mercato per sua natura incerto e caratterizzato da oscillazioni continue.

E' il prezzo da pagare per avere un rendimento positivo nel tempo che ti permetta quantomeno di recuperare la svalutazione dell'inflazione.


Le fasi di ribasso possono essere profonde, rapide e difficili da sopportare ed è naturale rimanere diffidenti fino a quando non si assista a chiari segnali di ripresa.


Alcuni consigli:


Se hai liquidità da investire, data l’impossibilità di prevedere quando il mercato raggiungerà il punto di minimo, potrebbe rivelarsi strategico iniziare ad investire quando il mercato sta ancora scendendo.
Se hai già investito i tuoi risparmi, sarà saggio non farsi prendere dal panico e attendere che anche questa tempesta passi come sono sempre passate tutte le altre.

Puoi anche approfittare delle brusche discese per incrementare l'esposizione a quei mercati che hanno corretto di più e che, con grande probabilità, saranno quelli che rimbalzeranno più velocemente e con maggiore intensità quando si tornerà sulla via del recupero.


Mai niente è così semplice come sembra e il mio consiglio è di agire sempre con la guida di un esperto in materia.





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Silvia Morelli

Consulente Patrimoniale



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